venerdì 12 agosto 2016

Una sera di luglio

Era un sera di luglio
quando scoprivo dentro un sorriso
un fiore ridente.
Pasavano i giorni e i miei occhi cercavano
tra i quotidiani sguardi
le bellezze nascoste dal pudore del corpo,
tra mille parole nasceva
il rispetto e, prima della pelle
era l’anima a rimanere nuda.
Io la guardavo, in quel corpo leggero
si perdeva il mio sguardo, troppo bella per essere ignota,
troppo dolce per essere divisa;
nelle sue parole scorgevo i sogni
di chi troppo vuole per essere poco,
di  chi desidera un futuro speciale.
Lei era diversa,
mille facce in una sola persona,
professionalità e passione,
amore e debolezza,
bellezza e educazione.
Lei respingeva
la noia dell’ordinario,
lei è lei, soltanto lei.
Passano le notti, ingenue e pure,
fino a un giorno di festa,
ad una sera di vizi,
quando della sua bocca conoscevo il sapore,
del suo seno scoprivo l’ardore
e dal suo cuore prendevo il calore.
E poi mille battaglie,
il sesso, l’amore che si incontrano
il passato e il dolore,
la coscienza e il desiderio
di un futuro speciale.
Io la guardavo negli occhi,
lei vedeva dentro i miei,
c’è troppo cuore per dirsi addio,
c’è  troppa luce per abbandonarsi alla notte.
La bellezza è passione e sacrificio
e amore sa vincere il dolore.
Ora tutte le notti sogno un sorriso,
segno di felicità e attrazione,
ogni notte desidero un bacio,
una carezza e un sussulto del cuore.

Ti voglio bene amore.

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